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Chi siamo

Conoscici meglio: L'ente

Il Comune di Rotello è un'istituzione amministrativa che si occupa di gestire e coordinare i servizi e le attività sul territorio della città. Grazie ad una squadra di professionisti altamente qualificati, siamo impegnati a garantire il benessere e lo sviluppo della nostra comunità.

Il Comune di Rotello è un'istituzione amministrativa che rappresenta e governa la comunità di Rotello, un piccolo borgo situato nella provincia di Campobasso, in Molise. Fondato nel medioevo, il Comune ha una storia e una tradizione radicate nel territorio, ed è un punto di riferimento per tutti i cittadini che vivono e lavorano in questo splendido angolo di Italia.


Conoscici meglio: Un po di storia

Il Comune di Rotello ha radici antiche, che risalgono al periodo romano. Il suo nome, infatti, deriva dalla parola latina "rota", che significa ruota, probabilmente in riferimento alla forma circolare del territorio in cui sorge. Durante il medioevo, Rotello passò sotto il dominio di diverse famiglie nobiliari, tra cui i D'Avalos, i Caracciolo e i Carafa. Nel ...., con l'unificazione del Regno di Napoli, il paese entrò a far parte del feudo di Campomarino e successivamente del Principato di Montenero.

Pop.:1199 nel 2019; Sup. Kmq 70,75; Dens. 16,95. Patrono: San Donato.

Popolazione negli anni: fuochi: 74 nel 1532; 77 nel 1545; 98 nel 1561; 136 nel 1595; 100 nel 1648; 52 nel 1669; abitanti: 1300 nel 1730; 1800 nel 1795; 1950 nel 1835; 2496 nel 1861; 2195 nel 1881; 2281 nel 1901; 2376 nel 1911; 2465 nel 1931; 2488 nel 1936; 2475 nel 1951; 2179 nel 1961; 1715 nel 1971; 1511 nel 1981; 1386 nel 1991; 1309 nel 2001; 1219 nel 2011; 1168 nel 2018.

Origine e storia: Fu detta "Lauritello" e il nome trae origine dal latino Lauritellus, cioè terra di lauri o allori, pianta sacra al dio Apollo.

In seguito fu detta anche "Loretellum" nei Cedolari del 1320 e infine Rotello.

Molta importanza ebbe durante il periodo longobardo e normanno, poiché fu sede di Contea, a dispetto delle località più popolate della zona. Di questo periodo è noto il nome di Roberto conte di Loritello nominato nella famosa Carrese di S. Martino in P. di cui al poema di Domenico Sassi " A storie de Sande Le'".

Storicamente, però, mancano prove certe sulla effettiva residenza della famiglia comitale nella sede della Contea.

La Contea fu istituita nel 1060 da Roberto il Guiscardo, e abbracciava molti paesi della Puglia, del Molise e dell'attuale Abruzzo Citerione e il primo Conte fu il nipote Roberto Guiscardo d'Altavilla, che ha lasciato traccia facendo donazione alla Chiesa di Larino del Monastero di S. Maria in Aurole " a favore della sua anima" . Il Conte Roberto morì nel 1095.

A Lui successe suo figlio Roberto, di cui parla il Sassi nella sua storia in versi; il conte Roberto è menzionato nelle cronache cassinesi per aver donato S. Martino in Pensilis al Monastero di Montecassino nel 1113. Molti altri documenti Lui ha lasciato datati da Termoli, segno che qui vi abbia dimorato più volte. Morì nel 1136.

A Lui successe il figlio Guglielmo che morì nel 1146.

Successore fu Roberto Conte di Bassavilla, figlio di Roberto Conte di Conversano e di Giuditta, sorella del Re Ruggiero.

Dopo di lui, che andò in esilio, la contea fu affidata a Gilberto Conte di Gravina e cugino della Regina Reggente. Ma in seguito ai moti di Palermo, Rotello fu devoluta al demanio e al governo restarono i d'Aquino, ma non come titolari , ma semplicemente come signori dell'università., il cui titolare fu Pandolfo d'Aquino.

Con l'avvento degli angioini Rotello fu assegnata in feudo alla famiglia d'Alemagna e da questa poi passò ai Sanfromondo , conti di Cerreto, per averla acquistata Tommaso, figlio di Giovanni e di Giovannella de Sus, il quale perse il feudo nel 1383 per aver parteggiato per la regina Giovanna I contro Carlo di Durazzo, che gli tolse il feudo e Rotello tornò al Demaanio.

Nel 1383 Rotello fu concessa in feudo a Nicolò di Sangro, signore di Torremaggiore.

Nel 1405 Rotello è feudo di Francesco e Beltramo Boccapianola, che lo tennero fino al 1465, quando con diploma d'Assenso di Re Ferrante I venne data in feudo a Jacopo di Stramignone Palmisano, il quale lo vendette nel 1488 a Fabrizio di Capua, della famiglia comitale di Riccia.

Nel sec XVI Rotello è feudo della famiglia Guevara di Potenza e ducale di Bovino.

Nel 1540 Carlo Guevara duca di Bovino vendette Rotello a Marcellino Caracciolo, conte di Biccari per 12.000 ducati, con rogito del 15 maggio.

La famiglia Caracciolo tenne in feudo Rotello per circa un secolo, della quale, Ferrante Caracciolo, figlio dell'acquirente, lo vendette nel 1690 a Bartolomeo di Capua, Principe di Riccia.

Morto il Principe nel 1792, Rotello venne proclamata terra regia e non fu più data in feudo.

In questo periodo però Rotello fu amministrata dalla famiglia Marra, ma non sappiamo di preciso a quale titolo.

Amministrativamente Rotello fu compresa nella Capitanata e nel 1811 fu aggregata al Molise e posta nel Circondario di Larino.

Ex Feudi:

Colle Palombara, non lontano dall'abitato, è attraversato dal Tratturo di Pietracanale. Una volta si chiamava "Colle del Roio" e sulla sua sommità sorgeva un casale.

Bosco Cerreto, tra il torrente Saccione e Sapestra, ai confini con Ururi, dove vi fu un casale abitato dagli immigrati albanesi; il casale fu detto "Ceppito".

Colle Caracciolo, vi fu un casale abitato e distrutto dal terremoto del 1640. Nei Registri diocesani il villaggio si chiamava Femmina morta, per cui il nome della famigli ducale fu assegnato solo successivamente.

Cantalupo, un feudo antico posto tra il Saccione e il Vallone Cornicione, in parte compreso nell'agro di Rotello, in parte in agro di Serracapriola.

Con convenzione stipulata il 14 febbraio 1798 fra l'università di Rotello e il Conte della Saponara il feudo venne ceduto al Demanio e al Conte in parti diseguali.

Poi con istrumento del 21 giugno 1817 , l'amministratore del Real Collegio Sannitico di Campobasso comprò dal Demanio Cantalupo per la somma di ducati 51.341,45.

Verticchio, una volta veniva detto Porticulo, e fu concesso da Federico II alla Chiesa di S. Matteo di Scurcula (Abruzzo) mentre Carlo I d'Angiò nel 1269 ne fece donazione a Falcone di Castelvetere; nel 1305 Carlo II lo assegnò alla Badia di S. Giovanni in Galdo.

Questa Badia ne percepì i frutti per molti anni. Poi passò ai Carafa.

Notizie ecclesiastiche: Rotello è stata sempre pertinenza della diocesi di Larino, oggi Larino-Termoli, costituisce una sola parrocchia intitolata a S. Maria degli Angeli, il patrono del Comune è S. Donato che si festeggia il 7 agosto. Le chiese sono:

S. Maria degli Angeli, costruita tra il 1728 e il 1744, ad iniziativa di Mons Tria, in sostituzione della antichissima parrocchiale e sull'area della Chiesa dell'Annunziata; è divisa in tre navate e misura m 38 di lunghezza, 26 di larghezza. In stile barocco. Restaurata nel 1888 e affrescata nella cupola. Altri sono di Paolo Gamba, pittore ripabottonese di scuola napoletana.Si apprezza, inoltre, la statua lignea di S. Donato di ignoto e proveniente dalla chiesa di Verticchio.

Inoltre contiene cinque altari dedicati a S. Antonio, alla Addolorata, a S. Giuseppe, alla Madonna con Bambino e al SS.Cuore di Gesù, con relative statue o dipinti, tutti di ottima fattura.

S. Rocco, ad una sola nave, fondata nel XVII secolo era adibita a sede della Confraternita dei Morti e conteneva una statua dell'Incoronata dell'oratinese Tommaso Giovannitti; restaurata nel 1913. Oggi è adibita a teatro.

Altro: Innanzitutto c'è da dire che Rotello è una delle principali città dell'olio. Molto bella è la chiesa di S. Maria degli Angeli, posta sulla piazza principale con affreschi del molisano Paolo Gamba, maggiore dei pittori molisani.

Il centro storico con i suoi palazzi settecenteschi e alcune case medievali, dove si conserva ancora un arco,( u Spuorte Carlone ) antica porta di accesso verso il palazzo comitale o ducale detto oggi palazzo Colavecchia, ovviamente trasformato nei secoli; il Palazzo delle Lacrime, con una bella bifora, portale caratteristico e stemma nobiliare; Palazzo Benevento con un bel portale e blasone.

Bella anche la Fontana Maggiore, con sculture bronzee, dove spicca la statua di Cerere, dea delle messi, a significare la fertilità del suo agro.

Ottimi i salumi e altri prodotti locali; caratteristico è il "Pagnottone", rustico cotto in brodo di gallina.

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"Rotello, piccolo paese ma grande passione!"

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